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Infraworks: cos'è e come utilizzarlo nel BIM

GIS & Infrastructure

Il nostro Senior BIM Application Engineer Marco Martens ci porta alla scoperta di Infraworks: un software ricco di potenzialità, adatto a realizzare molti progetti ambiziosi.

InfraWorks: che cos'è e perché sceglierlo per i tuoi progetti

Dopo avervi accompagnati alla scoperta di molti software Autodesk, oggi vogliamo andare ancora più a fondo: l’obiettivo è approfondire ancora e sempre di più un software dalle mille potenzialità, che proprio per questo motivo entra di diritto tra le migliori soluzioni in assoluto per la progettazione infrastrutturale. Iniziamo con un salto indietro nel tempo, fino alla seconda metà degli anni Duemila…

InfraWorks: la storia del software

Per capire i motivi per cui scegliere di usare InfraWorks è necessario capire cos’è e come è nato. InfraWorks nasce nel 2008 dall’acquisizione da parte di Autodesk di 3D Geo GmbH, produttore tedesco del software di modellazione urbana 3D chiamato LandXplorer. L’interfaccia era ben diversa da quelle a cui siamo abituati oggi, e presentava un menù a tendina e diverse toolbar orizzontali di comando.

Inizialmente nel 2010 fu chiamato Autodesk Project Galileo: in questa fase Autodesk effettuò una prima evoluzione della interfaccia comandi, e i menù a tendina e le toolbar furono sostituiti del Ribbon composto dalle 5 schede di File, Edit, View, Window e Help. L’annuncio di Autodesk descrisse Galileo come il “software capace di creare, aggregare, analizzare, gestire e distribuire database su larga scala, offrendo un ricco modello visivo del paesaggio urbano."

Successivamente nel 2012 venne rinominato Autodesk Infrastructure Modeler AIM. Fu sottoposto a un primo sostanziale potenziamento delle funzioni e a una nuova configurazione del Ribbon, sempre composto dalle 5 schede di Home, View, Analyze, Manage e Help.

Infine, nel 2013 divenne Autodesk InfraWorks. L’interfaccia fu di nuovo ampliata, e il Ribbon venne portato a 9 schede. Alle precedenti 5 di Home, View, Analyze, Manage e Help furono aggiunte quelle di Visual Effects, Present, Optimize, e Collaborate, che corrisposero a nuove funzionalità aggiuntive.

L’anno seguente cambiò nuovamente l’interfaccia, abbandonando le classiche schede del Ribbon, e fu rinominato Autodesk InfraWorks 360. Vennero introdotte nuove funzionalità aggiuntive relative alla simulazione e all'analisi del traffico e miglioramenti per la progettazione di diverse tipologie di ferrovie, per la progettazione di rampe di svincolo a livelli sfalsati e per la progettazione di ponti, pilastri e fondazioni, disponendo di una libreria di stili di progettazione alternativi per rendere i modelli più realistici.

Con la versione 2020 è stato tolto il suffisso “360”, tornando a chiamarsi semplicemente Autodesk InfraWorks.

Inoltre, si è tornati alla interfaccia precedente del Ribbon che è arrivata fino alla versione 2024. Le 4 nuove schede, che riassumono ulteriori sotto schede, sono Manage, Create, Analyze e Present/Share (in italiano Gestisci, Crea, Analizza, Presenta/Condividi).

InfraWorks oggi: a che cosa serve?

Dopo una prima parte dedicata alla storia del software, passiamo ora al presente: per quali progetti può essere adoperato oggi InfraWorks, e quali sono le novità più rilevanti?

Esiste una roadmap pubblica che consente a tutti gli utenti di vedere, anno per anno, le novità di ogni versione e i relativi aggiornamenti ed espansioni di funzionalità. È particolarmente notevole da segnalare l’integrazione delle famiglie di Revit nella progettazione dei ponti, già, avviato con la versione 2023.1 di InfraWorks.

Tale novità permette la creazione di componenti personalizzate dei ponti, come travi, piloni o spalle, utilizzando le famiglie di Revit. Fino alla versione 2023 era necessario utilizzare il software Inventor, non presente nella Suite AEC. I ponti, i viadotti e i cavalcavia realizzati con questi componenti in InfraWorks esportati in Revit vengono automaticamente riconosciuti.

Modello di spalla create tramite una famiglia Revit ed utilizzata nella progettazione di un ponte in InfraWorks 2024.

InfraWorks consente di importare modelli 3D georiferiti da diversi formati digitali, in formato dwg, sia oggetti Cad che modellatori nativi Civil 3D, in formati rvt, dgn, ifc, shape, sqlite ecc…

Per inserire un viadotto lungo un tracciato stradale o ferroviario in InfraWorks è necessario selezionare dalla scheda “Crea” del Ribbon il comando Ponte. Successivamente vanno selezionate le progressive inziali e finali, il numero di piloni, la tipologia di pile e spalle e infine il tipo e il numero di travi per ciascuna campata.

Creato il viadotto si salva in InfraWorks il modello della opera d’arte nel formato imx. Successivamente si può importare in Revit, utilizzando nella scheda “Moduli Aggiuntivi” del Ribbon il comando “Importa strutture civili”.

Usando lo stesso modello della opera d’arte nel formato imx si può importare anche in Civil 3D, utilizzando nella scheda “InfraWorks” del Ribbon il comando “Importa IMX”. Oltre al modello parziale del ponte in formato imx si può importare in Civil 3D il file di un modello completo di InfraWorks in formato sqlite.

Con InfraWorks è possibile creare simulazioni di traffico attraverso la creazione di una nuova rete stradale, con intersezioni a raso a precedenza, a rotatoria e a livelli sfalsati. Quindi si può selezionare un perimetro della rete, assegnare un modello di domanda, una matrice origine destinazione, una serie di comportamenti alla guida e di tipi di veicoli e quindi avviare la simulazione.

Con InfraWorks è possibile creare simulazioni di spostamenti della folla all’interno di edifici per calcolare le dimensioni dei varchi e la corretta progettazione delle vie di fuga in caso di emergenza.

Con InfraWorks è possibile creare simulazioni di piena fluviale, selezionando un perimetro dell’area interessata dall’evento di pioggia, durata dell’evento, portata e gli altri parametri idraulici necessari.

Infine, con InfraWorks è possibile creare presentazioni, filmati e fermo immagine del progetto infrastrutturale. La ripresa filmata può essere fissata dal punto di vista del guidatore di una autovettura oppure dall’alto a volo di uccello, seguendo un tracciato oppure assegnando un nuovo percorso dedicato.

InfraWorks: le conclusioni

In conclusione, tanti sono i motivi per spingere un progettista o un team di progettisti a utilizzare questa tecnologia digitale di modellazione di Autodesk. Il cliente arriverà con minor tempo e maggiore ricchezza di informazioni a trovare la migliore soluzione di opera immersa nel territorio. Noi di NTI Italy siamo in grado, grazie ad anni di esperienza e a tantissimi casi di successo, di accompagnarti passo dopo passo nella realizzazione dei tuoi progetti. Anche dei più ambiziosi.

Adesso tocca a te: ti invitiamo a contattarci per saperne di più, e per iniziare a studiare insieme al nostro team di esperti la soluzione migliore a ogni tua esigenza.

In aggiunta, ricordiamo il nostro Master in BIM: BIM4WORK è l'occasione per approfondire questa e tante altre soluzioni che, oggi più che mai, è bene conoscere a 360°.

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Marco Martens

BIM Application Engineer @ NTI Italy

Laureato in ingegneria civile a Torvergata, Roma, con una tesi in progettazione di strade nel 2001, mi occupo di infrastrutture da oltre 20 anni. Specializzato nel tracciamento e nel coordinamento tecnico tra le varie specialistiche dal 2004 al 2008 sono stato application engineer pre sales in Autodesk per lanciare nel mercato italiano Civil 3D. Successivamente sono tornato alla progettazione in Italia e all’estero di autostrade e ferrovie ed infine dal 2020 sono stato chiamato in NTI NKE come BIM specialist Civil per supportare il team AEC.

 

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